• Energia dai rifiuti non riciclabili

Il polo energetico

Nell’area adiacente al futuro termovalorizzatore sono già presenti:

  1. l’impianto di  selezione e  compostaggio (cioè un impianto TMB di Trattamento Meccanico Biologico;  
  2. la discarica controllata per rifiuti non pericolosi;
  3. l’impianto di recupero energetico da biogas;
  4. l’impianto di pretrattamento reflui;
  5. il tetto fotovoltaico.

Grazie a questa impiantistica, abbiamo potuto ridurre la percentuale di rifiuti conferiti direttamente in discarica, sino a portarla a zero.
Nei paesi dell’Unione Europea la percentuale di smaltimento in discarica è il 31%; in Italia il 37%.

L'impianto - Come funziona
L'impianto - Come funziona
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L’impianto di selezione e compostaggio

L’impianto di selezione e compostaggio

L’impianto di selezione e compostaggio tratta due flussi di rifiuti con scopi diversi:

  • rifiuti urbani indifferenziati e rifiuti provenienti dal trattamento di questi, al fine di ottenere CSS;
  • rifiuti urbani organici e vegetali provenienti dai circuiti delle raccolte differenziate, al fine di ottenere ammendanti (compost).

Dal  primo  flusso viene prodotto rifiuto combustibile (CSS – Combustibile Solido Secondario) utilizzato  per la produzione di energia, soprattutto elettrica, in altri impianti.
Dal processo di compostaggio dei rifiuti provenienti da raccolte differenziate (rifiuti  urbani organici  e vegetali) vengono prodotti ammendanti da utilizzare in agricoltura.

L’impianto di discarica

L’impianto di discarica

Da alcuni anni la discarica è utilizzata solo per una parte residua, rispetto alla configurazione autorizzata, e solo per far fronte ad eventuali impreviste necessità di smaltimento.
Il  biogas – tutt’ora prodotto  dalla  decomposizione  dei  rifiuti - è  captato e utilizzato  per  la  produzione  di  energia elettrica e  termica; mentre il percolato (la componente liquida prodotta dai rifiuti) è raccolto  ed  avviato all’impianto  di  pretrattamento reflui, che ne consente lo scarico in pubblica fognatura.

L’impianto di produzione energia elettrica e termica da biogas

L’impianto di produzione energia elettrica e termica da biogas

Quadrifoglio  ha  da  tempo  adottate  politiche  di sviluppo delle fonti di energie rinnovabili.
Per energie rinnovabili si intendono quelle il cui utilizzo non pregiudichi le risorse naturali per le generazioni future.

Il biogas viene prodotto dalla decomposizione spontanea, da parte di colonie di  microrganismi, del carbonio di origine biologica presente nei rifiuti. Quest’attività produce un gas composto essenzialmente da anidride carbonica (CO2) e metano (CH4). La  presenza  del  metano  che  fornisce  buone  proprietà energetiche a tale gas, cui corrisponde un potere calorifico di oltre 3000-3500 kcal/m3. Poiché deriva dall’utilizzo del carbonio di origine biologica, tale gas è a tutti gli effetti energia rinnovabile.
Il biogas è captato dal corpo della discarica a mezzo di pozzi verticali e di piastre drenanti, collegati ad una rete di condotte aspiranti, che lo convogliano alla sezione di trattamento biogas, e da qui ai motori a scoppio associati ciascuno ad un gruppo alternatore per la produzione di energia elettrica; dagli impianti di raffreddamento dei motori si ottiene calore. L’energia termica ricavata è utilizzata per il riscaldamento di tutto il polo, e dell’impianto di pretrattamento reflui.

L’impianto di pretrattamento reflui

L’impianto di pretrattamento reflui

L’impianto opera il trattamento del percolato e dei reflui provenienti dal limitrofo impianto di selezione e compostaggio, mediante processo biologico a fanghi attivi. Le acque reflue dell’impianto sono inviate fino ad un serbatoio posto ai piedi dell’impianto di pretrattamento, e da qui in pubblica fognatura.
Il trattamento garantisce l'abbattimento delle forme azotate in tutte le sue valenze (ammoniaca, nitriti, nitrati), fino ai limiti previsti dal D. Lgs. 152/2006, l'eliminazione del B.O.D. (biological oxygen demand), e parte del C.O.D. (chemical oxygen demand), l'eliminazione dei metalli pesanti e delle sostanze tensioattive che formano schiume, la conversione del potenziale redox da negativo a positivo. È pertanto in grado di assicurare un effluente avente caratteristiche entro i limiti previsti per lo scarico in pubblica fognatura.
La presenza dell’impianto consente infine di evitare il trasporto a depuratori esterni - fuori provincia, e talvolta fuori regione.

Il tetto fotovoltaico

Il tetto fotovoltaico

L’impianto fotovoltaico è in funzione dal 2008. Posto sopra parte della copertura dell’impianto di selezione e compostaggio, genera energia elettrica da fonte solare con una potenza di 296 kWp. L’impianto è in grado, ogni anno, di produrre energia elettrica pulita sufficiente a coprire il fabbisogno di 140 famiglie.

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