Il termovalorizzatore della Toscana Centrale è un impianto di recupero energetico di terza generazione, che recupera energia dai rifiuti urbani non differenziati e non riciclabili.
Potrà trattare fino a un massimo di 198.400 tonnellate di rifiuti urbani l’anno, ovvero il 25-30% dei rifiuti di tutta la Toscana centrale; l’energia elettrica prodotta in un anno sarà di 125 GWh, pari al fabbisogno di circa 40.000 famiglie.
È classificato in base alla normativa europea come impianto di produzione di energia, prevede due forni a griglia che consentiranno il continuo funzionamento.
Grazie all’applicazione delle tecnologie più moderne ed affidabili, i fumi di combustione sono sottoposti a trattamenti di depurazione che lo pongono tra le eccellenze europee.
Il monitoraggio in continuo dei fumi di combustione, sia nel processo sia al camino, consente non solo di tenere costantemente sotto controllo le emissioni, ma anche di razionalizzare i processi, permettendo un ulteriore risparmio di risorse.
Lo studio architettonico e di inserimento ambientale e paesaggistico è opera di Gae Aulenti, architetto di fama internazionale, che ha immaginato l'impianto come la porta energetica del nostro territorio.
L’impianto contribuirà allo sviluppo sostenibile del territorio. Infatti: durante il cantiere opereranno circa 200 persone per due anni; la componentistica meccanica e tecnologica arriverà prevalentemente da imprese nazionali; la turbina per la generazione di energia elettrica sarà fornita da Nuovo Pignone Firenze; le opere civili saranno anch'esse realizzate da imprese locali; durante l’esercizio vedrà impegnato il personale di conduzione e genererà un indotto per le attività manutentive.